domenica 23 novembre 2014

Di chi è la colpa?

Nel settimo anno dall'inizio della crisi, si può fare il punto della situazione, chiedendosi come stanno andando le cose, qual è la situazione dell'Italia, a cosa va attribuita la crisi ecc.
Poiché in Italia le cose vanno male, molti pensano che stiano andando male anche nel resto d'Europa o del mondo, attribuendo per questo motivo la crisi a cause internazionali. Ma come vanno le cose negli altri paesi?
Il grafico dell'andamento del Pil nei paesi del G7 ci può dare un'indicazione al riguardo.


Come si può vedere, prima della crisi, dal 2003 al 2007, i Paesi che vanno peggio sono Italia e Giappone, che crescono poco, rimanendo sostanzialmente stagnanti.
Nel periodo della crisi, 2008 e 2009, il Pil italiano scende, ma meno della media degli altri Paesi; curiosamente anche il Giappone sembra calare meno degli altri.
Nel 2010 gli altri paesi riprendono a crescere, mentre l'Italia rimane stagnante.
Nel 2011, anno della crisi dello spread, l'Italia riprende a calare, e da allora è l'unico paese che continua a calare.
Il risultato finale è che l'Italia è il paese che è calato di più dal 2003, ed è l'unico insieme al Giappone a non avere recuperato i livelli di ricchezza pre-crisi.
E' dunque evidente che l'Italia ha dei problemi specifici, propri, che altri non hanno.
Ricordiamocelo quando sentiamo attribuire la colpa ad altri, che siano l'euro, la Merkel, il "capitalismo" o le banche.
No, se siamo gli unici a non riprendersi, vuol dire che abbiamo dei problemi tutti nostri, e anche belli grossi.

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