domenica 8 giugno 2014

I nodi di Hartmann


I nodi di Hartmann sono dei punti in cui si incontrano le linee che costituirebbero una rete, secondo la teoria formulata dal medico Ernst Hartmann nel 1950. Questa rete o griglia sarebbe composta da rettangoli larghi 2 metri e mezzo e alti 2 metri. Chi si trova a stazionare in corrispondenza dei nodi soffrirebbe delle cosiddette "geopatie". La rete, detta rete di Hartmann, sarebbe causata da determinati raggi, chiamati "raggi della Terra" o "raggi tellurici". Stazionare a lungo in corrispondenza dei nodi, ad esempio avendo il letto posizionato nel punto sbagliato, potrebbe causare delle malattie, tra cui il cancro. Chi si sveglia sempre stanco farebbe bene a correre ai ripari!
In seguito, queste teorie sono state sviluppate nella cosiddetta "geobiologia", che cercherebbe di misurare gli "aspetti energetici" di un determinato luogo, ed è stata collegata ad alcune credenze come il Feng Shui, ed è utilizzata nella bioarchitettura, che si occupa di progettare case a prova di "energia negativa".
La spiegazione che viene data riguardo a questi raggi è di tipo vagamente scientifico, dato che si parla di "radiazioni gamma-ionizzanti" e di "onde elettromagnetiche".
La "scienza ufficiale" non avrebbe accolto queste teorie, per via degli "interessi" che avrebbero le case farmaceutiche a nasconderci la verità, e a venderci medicine che non ci curano o magari addirittura ci fanno ammalare.

Ma cosa può fare un profano di fronte ad una teoria come questa? Come può sapere se è vera oppure no?

In primo luogo, deve fare una piccola verifica sulle proprie conoscenze. Cosa so io di questo argomento? Nel caso specifico, si parla di malattie, ma soprattutto di fisica. Quali sono le mie conoscenze di fisica, per sapere se questi concetti esprimono qualcosa di reale? Ad esempio,nei libri di fisica, questi "raggi della Terra", si trovano? Se ho dei dubbi, posso consultare un manuale, oppure cercare informazioni in rete, naturalmente scegliendo le fonti autorevoli (se non so neanche distinguere le fonti autorevoli, devo stare ancora più attento). E scoprirò che dei "raggi della Terra" non si parla né nei manuali di fisica, né ad esempio su Wikipedia. Quindi, anche se cercano di ammantare di scientificità questa teoria, associando questi raggi alle onde elettromagnetiche, che effettivamente esistono, i loro autori però basano la loro teoria su qualcosa che non è mai stato osservato e di cui nei libri di fisica non si parla, i fantomatici "raggi della terra". E questa è una tipica mossa pseudoscientifica: si accostano concetti scientifici a cose inesistenti. D'altro canto, come sappiamo non esiste una "scienza ufficiale" a cui si contrapporrebbero delle "scienze alternative". La scienza è una sola, e soprattutto quelle branche che sono note da tempo come l'elettromagnetismo, è difficile che si siano "perse" un fenomeno come questo: se veramente esistesse una forma di onde elettromagnetiche che costituisce una rete intorno alla terra, non si vede come mai la scienza (quella che conosce bene le onde elettromagnetiche, tanto è vero che le usa per gli scopi più diversi, dai telefoni cellulari ai forni a microonde), non dovrebbe essersene accorta. Anzi, visto che per quanto se ne sa le onde elettromagnetiche non si dispongono a griglia, questa sarebbe una forma ben strana di onde, che contraddirebbe le conoscenze attuali sull'elettromagnetismo. Il che ci potrebbe pure stare (del resto Einstein ha contraddetto la fisica classica, creando però al suo posto una teoria alternativa), ma prima di fare un passo del genere, di buttare a mare secoli di osservazioni, bisognerebbe portare delle prove.
In secondo luogo, per farmi un'idea su una teoria che non conosco, devo usare l'intelligenza, e chiedermi quali sarebbero le conseguenze qualora la teoria fosse vera. Se veramente esistessero dei punti in cui una radiazione di un qualunque tipo è molto più elevata che altrove, e questo producesse dei danni agli esseri viventi, l'erba o gli alberi non dovrebbero crescervi. Guardando un prato, dovremmo osservare una rete di rettangoli in cui l'erba non cresce. Oppure, una casa o una via che sono state costruite con le camere da letto proprio in corrispondenza di una delle linee, potrebbe avere, con una grande quantità di camere e di letti in corrispondenza dei nodi, un'insolita quantità di malati e di morti. Oppure gli uccelli in gabbia, che a differenza degli umani non possono spostarsi almeno durante il giorno, dovrebbero morire qualora si trovassero in corrispondenza dei nodi. Se invece tutto ciò non accade, evidentemente questi nodi o non esistono, oppure i raggi che vi passano non sono così pericolosi. Del resto, lo stesso Hartmann ipotizzò che negli ospedali, i malati posizionati nei letti che si trovavano in corrispondenza dei nodi, tendevano più facilmente a morire. Strano però che né lui né i suoi seguaci siano mai riusciti a dimostrare una cosa del genere, eppure di ospedali nel mondo ce ne sarebbero abbastanza per accorgersi di un fatto del genere: ci sarebbero certi letti "maledetti" in cui i pazienti ricoverati su di essi, morirebbero sempre. Ecco un punto fondamentale che segna la differenza tra chi fa scienza e chi non la fa: i primi fanno un'ipotesi ma poi cercano di verificarla, i secondi fanno un'ipotesi, e poi la danno per vera senza verificarla.
Qualcuno però potrebbe obiettare che questi nodi potrebbero comunque esistere. Effettivamente, potrebbero esistere. La scienza non dice che una cosa non esiste. Solo, pretende che chi sostiene che una certa cosa esista, porti le prove. L'onere della prova spetta a chi sostiene che una certa cosa esista. E la sua teoria deve essere verificabile. Se dopo più di 60 anni dalla teoria di Hartmann, questi fantomatici raggi tellurici non sono stati scoperti, né è stato dimostrato che dormire o trovarsi per molto tempo in una certa posizione aumenti il rischio di ammalarsi, c'è una buona probabilità che la teoria non sia vera.
Un modo per far credere di "saperla lunga", da parte degli autori di queste teorie pseudoscientifiche, è pubblicare bibliografie o citazioni di dottori, professori ecc. Il problema è che chiunque può scrivere un libro, se trova un editore che, fiutando l'affare, è disposto a pubblicarglielo (il pubblico che acquista certe cose si trova sempre...), inoltre è possibile autoprodursi un libro, ed è ancor più facile scrivere lunghissime pagine su internet, e poi usarle come "prova", magari linkandosi a vicenda con altri autori di pagine simili. Ma per provare qualcosa in ambito scientifico non basta scrivere qualcosa, bisogna anche convincere la comunità scientifica, portando prove.

Dunque, di fronte ad una teoria di cui non aveva mai sentito parlare, l'atteggiamento migliore per il profano, per chi non è esperto di scienza, è chiedersi se sia riconosciuta dalla scienza "ufficiale", e se non lo è, non crederci, o almeno essere fortemente scettico.

Vi è poi un altro aspetto interessante: nonostante il fatto che si contrappongano alla "scienza ufficiale" che sarebbe corrotta dagli "interessi", si scopre che anche i sostenitori di questa e altre teorie non sono privi di interessi, dato che vendono libri, riviste e persino dei dispositivi per rilevare la presenza di queste fantomatiche "radiazioni" e per "riequilibrarle".
Dunque, un'altra domanda che il profano si può porre è: con questa teoria alternativa, c'è qualcuno che ci guadagna? dietro di essa c'è un business? Se sì, aumenta ulteriormente la probabilità che sia una bufala.

2 commenti:

  1. Nessuno nasce rabdomante,ma tutti seguendo alcune semplici lezioni lo possono diventare.

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  2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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